Stories in evidenza – le stories che allungano la vita

copertina stories in evidenza

Le stories in evidenza stanno alle Instagram Stories come le foto stampate alle centinaia di foto che scattiamo ogni giorno con i nostri smartphone.

Le Instagram Stories ci fanno compagnia solo (ormai?) da quattro anni, ma ci sembra di usarle da sempre: la loro immediatezza le ha rese uno strumento di enorme successo per Instagram, tanto che ogni giorno si contano più di 500 milioni di stories attive nel mondo.

La forza dirompente delle stories (anche se sul loro carattere innovativo avrebbe qualcosa qualcosa da ridire il povero Sig. Snapchat) sta in due (più una) caratteristiche:

    • la brevità (la durata massima di ogni story è di 15 secondi)
    • la fugacità, visto che le stories vivono 24 ore come gli efemerotteri (non pensate che sia un’entomologa mancata, sono solo andata a cercare una specie animale che avesse una aspettativa di vita di una giornata e ci ho trovato loro, che non per niente sono detti “effimeri”)
    • la moltiplicazione dei contenuti, che è secondo me una diretta conseguenza delle due caratteristiche precedenti. Le stories sono veloci da fare e da consumare e scompaiono dopo poco tempo, quindi possiamo farne (e consumarne) di più, senza stufarci e senza stufare il nostro pubblico.

PS. C’è comunque un limite massimo quotidiano di 100 stories a cui sottostare
(ho chiesto l’aiuto di Iva Zanicchi per fare un utile reminder)

Domani è un altro giorno (o è un persempre?)

Mi sembra di sentirla, la vostra domanda: “Ma quindi ha senso creare contenuti che si perderanno irrimediabilmente dopo 24 (misere) ore?

La risposta (e non solo perché io con le stories ci lavoro) è ASSOLUTAMENTE , perché le Instagram Stories ci permettono di dare continuità e coerenza al lavoro fatto sul nostro feed, dove non possiamo essere presenti quotidianamente. Ma nelle stories possiamo, ah se possiamo.

Inoltre le stories, grazie alla loro immediatezza, ci permettono di arricchire il racconto di noi e della nostra attività, e di avvicinarci al nostro pubblico, di coinvolgerlo.

E poi chi lo ha detto che le stories debbano per forza durare solo 24 ore?!
Dal 2017, infatti, ci vengono in soccorso le protagoniste di oggi: le stories in evidenza.

Le stories in evidenza sono dei raggruppamenti di stories che possiamo fissare sul nostro profilo, in modo che rimangano sempre visibili nello spazio immediatamente sottostante la nostra bio e i nostri contatti.

Le stories in evidenza sono infatti le uniche a permetterci di superare il limite temporale delle 24 ore: una volta salvata una qualsiasi storia all’interno di una delle categorie in evidenza (cioè in uno di quelli che io chiamo affettuosamente “pallocchetti”), ci rimarrà per sempre, o almeno fino a quando non saremo noi a decidere di toglierla da lì o di eliminare per qualche motivo l’intero raggruppamento.

PS. anche per le categorie in evidenza vale il limite numerico di 100: non si possono cioè inserire più di 100 stories in ogni categoria in evidenza. Anche qui, grazie Iva per il reminder.

Le stories in evidenza – non è tutto importante

Proprio perché questi raggruppamenti diventano dei contenuti stabilmente presenti sul nostro profilo, è indispensabile usarli con intelligenza, dedicandoli cioè ai temi importanti per noi, senza esagerare nel numero di categorie che decidiamo di fissare ad imperitura memoria.
L’ideale sarebbe avere quattro contenuti in evidenza, perché quattro è il numero di “pallocchetti” immediatamente visibili accedendo a qualsiasi profilo.

In questo caso considero quattro il “numero perfetto”, ma non temete, qualche categoria in più non vi ucciderà di certo: è solo un modo per suggerirvi di limitarvi fortemente, perché altrimenti per il vostro pubblico orientarsi fra i contenuti fissati in evidenza sul vostro profilo sarebbe facile quanto trovare l’uscita nel labirinto del Minotauro (senza il filo di Arianna).

Il mio consiglio, in relazione a questo limite auto-imposto, è di comportarvi come fareste per il menù di navigazione del vostro sito. Se nel menù in alto del vostro sito inserireste le cose più importanti che i visitatori potrebbero cercare sul sito stesso (ad esempio la home, il chi sono, i servizi, i contatti, la newsletter e il blog), per le stories in evidenza vale lo stesso discorso.
Vi invito quindi a farvi questa domanda: un visitatore, follower o potenziale tale, cosa potrebbe cercare o cosa è importante che cerchi (e, soprattutto, trovi) sul vostro profilo?

Secondo me è importante che trovi la conferma di ciò che può leggere in breve nella vostra bio (chi siete e cosa fate) e che trovi che cosa è importante per voi, magari in quel momento specifico: il bello delle stories in evidenza, infatti, è che non sono incise nella pietra, ma mutano insieme a voi e alla vostra attività.

Il mio profilo – un esempio

stories in evidenza sul mio profiloIo per esempio al momento ho scelto di avere come categorie in evidenza:

  1. chi sono” (che approfondisce quella mezza riga presente nella bio)
  2. trucchi IG” (le nuove funzioni e i tricks che condivido con i miei follower via via che ne scopro)
  3. corso IG stories” (il servizio sul quale sto puntando più attivamente)
  4. Olivia” (perché la Cana è la vera influencer della mia vita)

Ovviamente non ci sono ricette uguali per tutti, ma vi invito a ragionare seriamente su quali siano le cose importanti per voi e per la vostra attività e di fissare quelle sul profilo (tenendo sempre a mente che πάντα ῥεῖ, “tutto scorre”, e che potrete cambiare i vostri raggruppamenti al mutare delle condizioni).

 

Anche l’occhio vuole la sua parte

Un aspetto che aiuta ulteriormente a catturare l’occhio di chi capita sul vostro profilo (magari fugacemente) e a guidarlo verso i contenuti in evidenza è la coerenza visiva: più i famosi “pallocchetti” rispondono ad un criterio esteticamente coerente con il vostro profilo e con tutto ciò che costituisce la vostra comunicazione visiva online (le stories, gli altri social, il vostro sito, ecc…) e più risulteranno non solo piacevoli allo sguardo, ma anche accattivanti, cioè incuriosiranno le persone ad andare a sbirciarne il contenuto.

Tenete sempre in considerazione che la parte visibile sta tutta in quel piccolo cerchietto, quindi create un template circolare (oppure utilizzate un template 1080x1920px che abbia già l’ingombro centrale preformato – trovate tantissimi template ad hoc già pronti su Canva, per esempio) ed inseritevi da una parte elementi che riportino alla vostra comunicazione visiva (possono essere pattern, colori della vostra palette, pattern con un cerchio a tinta unita centrale, ecc…) e, dall’altro, se vi è utile, elementi che rimandino al contenuto della categoria stessa (attraverso scritte o icone).

Avete poi un ultimo elemento da prendere in considerazione: il titolo della categoria, che identifica il contenuto del raggruppamento in soli 16 caratteri, quindi la dovrete essere necessariamente concisi.

In conclusione, quello che vi chiedono di fare le stories in evidenza è un ragionamento: su di voi, sui punti di forza della vostra attività e della vostra comunicazione su Instagram, sulla vostra coerenza.

Le Stories in evidenza allungano la vita (delle Storie)… vi sentite pronti per questa sfida alla mortalità?

[Chiudo con questo spot super vintage a cui ho pensato subito vista la chiosa del post.. ve lo ricordate?]

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